Saper e poter volare

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*Sono nata il 7 agosto 2007*

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sabato 5 luglio 2008

DAVID ORBAN e gli oggetti



DAVID ORBAN

Appassionato di tecnologia è attento osservatore degli scenari tecnologici internazionali e partecipa attivamente all'evoluzione delle opportunità che il mondo del software e quello online offrono.











LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI APERTI
http://www.davidorban.com/2008/05/la-diffusione-dei-sistemi-aperti-spreading-openness-a-scibzaarnet/it/
http://en.wikipedia.org/wiki/Metcalfe's_law METALCAFE'

http://www.openspime.com/video/VIDEO




David Orban’s Education
University of Milan
Physics November 1987 — June 1990

University of Padua
Physics November 1984 — June 1987

account su
FRIENDFEED

SINGOLARITA'



Profilo su linkedin
http://www.linkedin.com/in/davidorban
Founder
Vulcano

(Non-Profit; 201-500 employees; Internet industry)

January 2007 — Present (1 year 7 months)

Vulcano, http://vulca.no, is an online community in Second Life, whose aim is to explore the rich opportunities that the metaverse offers in new types of social organization, education, entertainment, and business.

My role is that of the main instigator of the communities activities, which however develop on their own as well, and are not a priori regulated.


http://www.idearium.org/2007/11/10/david-orban-ray-kurzweil-video/ VIDEO

LINK di APPROFONDIMENTO

http://www.davidorban.com/it/ BLOG
http://innovazione.blogosfere.it/tag/David%20Orban RICERCA TAG
http://www.secondlifeit.com/2007/01/il-metaverso-per-david-orban.htmlMETAVEWRSO di DAVID ORBAN


Leandro Ago

http://www.srlabs.it/http://www.leeander.com/category/adam-greenfield/
http://www.idearium.org/2008/06/24/the-cloud-una-super-interfaccia-targata-mit-e-che-sa-di-italia/
http://idearium.org/2008/05/29/google-earth-dentro-al-web/
http://idearium.org/2008/05/25/una-rivista-digitale-italiana-sulla-user-experience-eccola/http://www.dibaio.com/home.htm


TRANSMITTING ARCHITECTURE (TO) http://www.dibaio.com/home.htm

VIDEO di FRONTIERS INTERACTION IV
tutti i video










































BRUCE STERLING






ADAM GREENFIELD





ADAM GREENFIELD telecomunicazioni, design, urbanistica

GUIDA ETICA DEL 2004 per il cittadino immerso in un mondo dove il computer ed il mobile saranno dappertutto


ADAM GREENFIELD

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Camminare con i piedi per terra: lezioni dall’experience design


Più i prodotti ed i servizi diventano integrati, maggior importanza viene attribuita al marketing esperienziale da parte delle aziende. Adam Greenfield realizza una riflessione eccellente sull’emergente pratica del Gruppo di Esperti del Centro dell’Adobe Design Center, una serie di articoli approfonditi esaminano le relazioni spesso tese ma comunque intime tra il design e la tecnologia.

“La tradizionale distinzione tra prodotti e servizi sta per cadere. In passato si definiva il prodotto come fisico e discreto, qualcosa di ben definito nello spazio. Il lavoro del designer raramente ha oltrepassato il confine della forma dell’oggetto, e l’atto di consumo è stato usualmente considerato solo in termini di scenari successivi. Ma in seguito allo sviluppo della rete e dell’ubiquitous networking, tutto ha cominciato a cambiare: i designer non possono più progettare alcun prodotto senza coinvolgere il resto del mondo.”

Adam critica l’experience design “come è attualmente concepito”, cioè troppo ristretto e limitato, affermando che questo “lascia la piccola stanza per l’evidente (ed amabile) confusione della nostra vita, ma non impiega abbastanza flessibilità per allontanare lo scenario d’uso tipicamente utilizzato al tempo del design.

Ad esempio, per come stanno le cose al momento, il tallone d’Achille dell’experience è il customer service. La combinazione di basse retribuzioni, scarsi investimenti nella formazione e fattori culturali più profondi hanno lasciato l’economia americana priva di una vasta schiera di lavoratori motivati nel fornire al consumatore un servizio al livello di quello progettato dai designer. Ne risulta un’esperienza ben ideata sulla carta che però perde efficacia al momento della sua attuazione sul campo.

Poi, egli afferma che le esperienze ideate soffrono di una lunga serie di limitazioni e che i designer dovrebbero concepire le esperienze come centrali ed aperte, consentendo ai consumatori di inserire o estrarre le componenti che desiderano.
Adam Greenfield è l’autore di Everyware: The dawning age of ubiquitous computing. Lui è il direttore dell’azienda di consulenza sul design strategico di New York City-based, Studies and Observation.

fonte: http://www.experientia.com/it/blog/camminare-con-i-piedi-per-terra-lezioni-dallexperience-design/
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su wikipedia

Adam Greenfield is an American writer, consultant, and instructor at New York University's Interactive Telecommunications Program. (Formerly well-known as an information architect, as of mid-October 2006 he no longer describes himself as such.) He was born in Philadelphia, Pennsylvania in 1968.

Greenfield attended New York University during the late 1980s, earning a degree in Cultural Studies. By the mid-1990s, he had enlisted in the United States Army's reserve component Special Operations Command as a Psychological operations specialist, holding MOS 37F and eventually achieving the grade of Sergeant.

..continua...
http://en.wikipedia.org/wiki/Adam_Greenfield WIKI
http://www.adobe.com/designcenter/thinktank/greenfield.html
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terza era del computer: il computer è UBIQUO
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2015819

da punto informatico http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2015819

Roma - Ubiquitous computing, tecnologie avveniristiche, visioni e rischi concreti alla privacy di utenti e cittadini sono stati i soggetti della quinta conferenza annuale in tema di Pervasive Computing, tenutasi di recente a Toronto, in Canada. Il meeting ha chiamato a raccolta più di 250 tra ricercatori, scienziati, accademici, inventori e futuristi, che hanno discusso, presentato e rappresentato scenari, ritrovati e soluzioni tecnologiche sempre meno "futuristiche" e sempre più attuali.

Il concetto di pervasive computing nasce dalla fusione compiuta tra uomo e macchine intelligenti, matrimonio provocato dalla cosiddetta terza onda del computing, riporta il National Post canadese. Il computer è passato velocemente dalla prima onda, quella dei mainframe e dei calcolatori che necessitavano di interi stanzoni ad essi completamente dedicati, a quella del personal propriamente detto, stipato nei familiari scatolotti dei PC desktop o anche nei ben più portabili laptop. Inclusa nella seconda onda è stata anche la prima trasformazione del computer da macchina che richiede l'adattamento dell'utente alla innumerevole schiera di dispositivi che, al contrario, si adattano al loro padrone: cellulari, palmari e apparecchiature microintelligenti, sempre più micro e sempre più intelligenti.

Ma la prossima evoluzione renderà questi apparati ancora più impercettibili, e li fonderà con ogni aspetto della vita privata, del lavoro e del tempo libero. La terza onda sarà appunto caratterizzata dalla presenza per ogni dove e in ogni oggetto di microchip, sensori, trasmettitori e schermi OLED che ci circonderanno in ogni istante e faranno parte dell'arredamento così come degli oggetti tradizionali della casa, dell'ufficio, del centro commerciale.

da punto informatico http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2015819

Roma - Ubiquitous computing, tecnologie avveniristiche, visioni e rischi concreti alla privacy di utenti e cittadini sono stati i soggetti della quinta conferenza annuale in tema di Pervasive Computing, tenutasi di recente a Toronto, in Canada. Il meeting ha chiamato a raccolta più di 250 tra ricercatori, scienziati, accademici, inventori e futuristi, che hanno discusso, presentato e rappresentato scenari, ritrovati e soluzioni tecnologiche sempre meno "futuristiche" e sempre più attuali.

Il concetto di pervasive computing nasce dalla fusione compiuta tra uomo e macchine intelligenti, matrimonio provocato dalla cosiddetta terza onda del computing, riporta il National Post canadese. Il computer è passato velocemente dalla prima onda, quella dei mainframe e dei calcolatori che necessitavano di interi stanzoni ad essi completamente dedicati, a quella del personal propriamente detto, stipato nei familiari scatolotti dei PC desktop o anche nei ben più portabili laptop. Inclusa nella seconda onda è stata anche la prima trasformazione del computer da macchina che richiede l'adattamento dell'utente alla innumerevole schiera di dispositivi che, al contrario, si adattano al loro padrone: cellulari, palmari e apparecchiature microintelligenti, sempre più micro e sempre più intelligenti.

Ma la prossima evoluzione renderà questi apparati ancora più impercettibili, e li fonderà con ogni aspetto della vita privata, del lavoro e del tempo libero. La terza onda sarà appunto caratterizzata dalla presenza per ogni dove e in ogni oggetto di microchip, sensori, trasmettitori e schermi OLED che ci circonderanno in ogni istante e faranno parte dell'arredamento così come degli oggetti tradizionali della casa, dell'ufficio, del centro commerciale.

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LINK di APPROFONDIMENTO

http://www.adamgreenfield.com/ SITO PERSONALE
http://www.boingboing.net/2006/09/27/ethics-and-rfids-vid.html VIDEO
Everyware is a book about the threat and potential of a world dominated by RFIDs and other tracing technology -- about the potential empowerment or control that such a world would bring
Ethical guidelines for a world of invisible, endless machines LINEE GUIDA di ETICA
http://www.boxesandarrows.com/view/all_watched_over_by_machines_of_loving_grace_some_ethical_guidelines_for_user_experience_in_ubiquitous_computing_settings_1_
http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0321384016/downandoutint-20 PODCAST
http://speedbird.wordpress.com/2008/06/19/the-second-situated-technologies-pamphlet-rolls/ 12 e 19 giugno 2008 LA VISIONE DELL'URBANISTICA DEL FUTURO
http://www.lulu.com/content/1554599 Urban Computing and its Discontents (BOOK)
Tokyo, chip invisibili nella città delle strade senza nome

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DiCo UNIMI ed il progetto Kenya

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Spime, cyberpunk e design (B.Sterling a Frontieres of interaction IV)



Ehm parentesi poco scientifica ma interessante!
e...non possiamo davvero sapere ....cosa potrebbe capitare nella futura società sincronica...
Ho trovato la definizione di SPIME data dallo scrittore di fantascienza (attenzione, non è scienza...ma definirne i confini comincia a non essere poi così chiaro s euno scrittore di letteratura cyberpunk scrive anche saggi..) Bruce Sterling
Dalla recensione del suo ibro "La forma del futuro"
La realtà dei gingilli consente di introdurre l'ipotesi di una nuova categoria di "prodotti": gli SPIME, termine nato dalla fusione dei due sostantivi inglesi Space (spazio) e Time (tempo), che rappresentano una sintesi felice tra il concetto d'informazione e quello di sostenibilità.
Sterling sostiene che in una società sincronica (l'auspicabile società del futuro) ogni oggetto non deve contenere solo informazioni relative a se stesso, ma pure informazioni che consentano di definirne il grado di impatto e sostenibilità dell'ambiente.
In questa nuova era della civiltà, gli esseri umani diventano intermediari d'informazioni.
Chi veicolerà questo processo di sviluppo tecnosociale? Secondo Sterling, gli ideatori del nostro futuro sono i designer, i quali "creano oggetti, prodotti, processi, simboli che anticipano il futuro". A loro il compito di ideare la forma che faciliti al massimo lo scambio tra intermediario ed oggetti. E non solo.
Loro compito è anche quello di creare consenso intorno a queste nuove forme, abbattendo gli standard vigenti d'avanzamento e accettabilità.
Questo porterà alla nascita - intorno al 2070 - di un nuovo attore sociale, il Biote (insieme oggetto e persona), che sostituirà l'intermediario dell'era degli SPIME.
Il libro di Sterling si avvale di un progetto grafico e tipografico inedito: Apogeo, infatti, ha tenuto fede, nella versione italiana, allo spirito dell'originale americano, pensato da una designer di grande valore, Lorraine Wild. L'utilizzo di un secondo colore (il verde) e di caratteri inusuali per la stampa, non sono fini a se stessi.
Leggendo il testo si comprende, lentamente, come queste scelte non siano immotivate. In fondo si tratta di un libro che si propone, sin dall'inizio, come il "manifesto per il design del XXI secolo": è la chiamata ad una nuova mentalità, ad un nuovo modo di progettare.
Link di approfondimento
Scomparsa dei BLOG nel....
..L’intervento di Sterling, scrittore di fantascienza, padre con William Gibson del genere cyberpunk e oggi autorevole commentatore della società digitale, è stato ampiamente commentato proprio nella blogosfera. Dei siti di informazione “tradizionale” per ora ne ha parlato solo The Register, riportando varie dichiarazioni ad effetto, rimbalzate poi sul Web.... http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=2000&ID_sezione=38&sezione=News
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FRONTIERS OF INTERACTION IV
Che cos'è uno SPIME?
dal blog di secondlifeLab (scritto da Turboy Runo )
B.S. suggerisce la creazione di un nuovo dispositivo tecnologico, chiamato SPIME, che possa tracciare la sua storia ed interagire col mondo circostante attraverso comunicazioni RFID (acronimo di Radio Frequency IDentification)[Identificazione a radiofrequenza http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Frequency_IDentification] e navigazione GPS (Global Positioning System) [ http://it.wikipedia.org/wiki/Global_Positioning_System ]
Bruce Sterling suggested the creation of a new type of technological device, called "spime", that through pervasive RFID communications and GPS navigation can track its history and interact with the world
...pensate soltanto all'interazione oggetto-oggetto ed alal comunicazione tra oggetti trasmittente e ricevente in SL:::::: SL ottimo ambiente di sperimentazione per lo SPIME nuovo nato! *******************************************************************************

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slideshow del primo anno in SL 7 agosto 2007 - 8/8/08

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