Non solo videogame
Simulazioni e realtà virtuale
Da 12 anni
Spostare 2000 metri cubi di gas liquefatto, spingere un mezzo pesante da 500 tonnellate, guidare un camion da 600 cavalli. Non l'avete mai fatto? Ora ne avete la possibilità grazie alla realtà virtuale, strumento innovativo che permette non solo di giocare, ma anche di sperimentare la fisica attraverso l'esperienza simulata. Il realismo dei fenomeni riprodotti è assoluto: potete sperimentare il comportamento di un mezzo in condizioni estreme, frenare con un camion a pieno carico su un fondo ghiacciato oppure governare un mezzo fluviale tra le correnti del Po. I simulatori, sviluppati in cooperazione con il McLeod Institute of Simulation Science e il Liophant Simulation Group, permettono di interagire e operare su diversi scenari impiegando le tecnologie più innovative, impiegate fino a oggi quasi esclusivamente in applicazioni militari.
Il DIPTEM, Facoltà di Ingegneria, e il McLeod Institute of Simulation Science (MISS) sono il quartier generale di un network scientifico che coinvolge 28 centri sparsi in tutto il mondo. Da molti anni il MISS-DIPTEM organizza e partecipa come editore a svariati eventi scientifici nell’ambito della simulazione, oltre ad essere coinvolto in numerosi progetti Research & Development.
A cura di Agostino Bruzzone. Con la collaborazione del DIPTEM (Facoltà di Ingegneria, Università di Genova) e del McLeod Institute of Simulation Science (MISS)
.................per fisici..e per matematici........
Esperimenti matematici: dei moltiplicatori di curiosità
Da 9 anni
In matematica, come (e forse più) che nelle altre scienze, è la curiosità che spesso porta a un nuovo risultato: a sua volta questo punto di arrivo, se ben compreso, o anche solo intuito, è quasi sempre fonte di nuove curiosità. In questa mostra, tra reale e virtuale, è proposto un modo di alimentare questa curiosità tramite l' utilizzo di elementi già noti per trovarne di nuovi, più complessi e a volte inaspettati.
La mostra è suddivisa in 4 sezioni (matematica e archeologia, giochi a tabella e grafi, poliedri con piegamenti della carta, superfici matematiche) e sfrutta 3 nuovi software interattivi (due sviluppati per l’occasione e uno nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche). L'incontro tra matematica ed archeologia, riguardante un problema di ricostruzione di pavimenti antichi, è presentato con un video e una animazione "a terra" della ricostruzione, per simmetria, a partire da un tassello di base. La stessa tecnica di composizione e proiezione a terra è mostrata a partire da un motivo iniziale e da una regola compositiva scelti dal visitatore, per consentirgli di costruire un proprio pavimento virtuale. I giochi a tabella e grafi consistono nel cercare di riempire le caselle di una tabella con numeri progressivi secondo una regola predefinita; la descrizione e l’analisi del gioco mediante un grafo tridimensionale è resa esplicita da un software e, per accennare al tema della complessità, sono suggeriti esperimenti con tabelle di dimensioni diverse. Attraverso la ricostruzione con la sola carta (senza cioè l'uso della colla) vengono introdotti i poliedri, dando anche la possibilità al visitatore di costruirne uno proprio. È presente in mostra un esempio di Zumoide: un oggetto matematico autonomo, costituito da una struttura assemblabile ma che tende a espandersi come un moltiplicatore di spazio. Disegnare con la matematica, infine, è reso possibile dall'uso di un software che permette di manipolare formule matematiche in grado di generare superfici.
La mostra è realizzata da: Dipartimento di Matematica, Università Roma Tre (http://www.mat.uniroma3.it), Facoltà di Architettura, Università Roma Tre (http://www.architettura.uniroma3.it).
Curatori: Corrado Falcolini, Laura Tedeschini Lalli, Gian Marco Todesco
Allestimento e progetto grafico: Alessandra Carlini. In collaborazione con: Fabrizio Bonatti, Elisa Conversano, Stefano Converso, Pamela Ferri (gruppo di ricerca Zamuva), Pierluigi Gallina,
Francesca Leonori, Paola Magrone, Daniele Presutti, Irene Scorza