Torno appena adesso dall'incontro con De Kerchkove a Genova.
De Kerckhove è uno dei massimi esperti al mondo di cultura digitale e inventore di parole e concetti come intelligenza connettiva - la connessione delle intelligenze come approccio ed incontro sinergico dei singoli soggetti per il raggiungimento di un obiettivo - e psico-tecnologia.
Ho preso un po' di appunti ma ..peccato per il microfono che amplificava male (o meglio era sistemato su un supporto per cui il prof. era costretto a parlare lontano e si capiva poco fino a quando finalmente se ne è liberato!..)
Meglio leggere prima qua.
Questo è l'articolo di presentazione sul secolo XIX di cui riporto uno stralcio
........
Lei si è occupato anche di Second Life. Che ne pensa?
«Sinceramente non mi sembra un fenomeno ancora maturo, anzi è una via di mezzo fra un gioco e un luogo di incontri. La cosa interessante di Second Life è il fatto che prefigura uno sviluppo tecno-psicologico della rete. In Second Life si crea quello che io chiamo un «immaginario oggettivo». Si tratta di una finzione come quella che può nascere nella mente di un Don Chisciotte, lettore di romanzi o di un qualsiasi lettore di romanzi. Questo mondo è personale, silenzioso e totalmente individualizzato. Ora però abbiamo la possibilità di esternalizzare questo mondo ed entrarci dentro. Questa tecnologia esisteva già da oltre dieci anni: nel 1996 io ho creato a Firenze una sorta di università modello Second Life. La differenza oggi è che, grazie all’affinamento di una tecnologia, dieci milioni di persone possono fare una nuova esperienza psicologica: la possibilità di condividere lo stesso universo di finzione».
Nessun commento:
Posta un commento