Saper e poter volare

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*Sono nata il 7 agosto 2007*

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martedì 7 aprile 2009

6 aprile 2009 Il terremoto in Abruzzo e dopo?

6 aprile 2009

Si poteva prevedere?
Cosa esattamente si poteva prevedere?
Come mai le case in Giappone (zone sismiche) non cadono come da noi?
Come mai in California tengono costantemente sotto controllo le zone sismiche?
Come mai le case in Turchia o Pakistan cadono molto più che da noi?
Come mai la Protezione civile tempo fa insisteva moltissino sulla creazione di mappe sismiche e sulle misure per costruire e prevenire e dare allarmi in tempo ed ora..lo fa meno?
Se voi abitaste in una zona sismica soggetta a sciame sismico da tre mesi preferireste essere informati sulla reale possibilità di una scossa più intensa delle altre anche se non potrete sapere quando o no?
Preferireste sapere cosa fare se il terremoto vi cogliesse di notte impreparati?
Preferireste poter consultare ogni giorno un sito con notizie non allarmistiche ma neanche "iperprotettive"?
E' solo un tecnico che tentava di vendere o pubblicizzare il suo strumento?
E' un tecnico che crede nella ricerca col radon e vuole sensibilizzare il mondo per cercare di salvare delle vite o avvertire le autorità perchè si adoperino pe rl'allarme?


Ecco uno scenario possibile di misure antipanico ed antidisastro

Education

1) Educare nella scuola fin da bambini e di continuo (una settimana all'anno) al comportamento da tenere in caso di emergenza terremoti.
2) Simulare nelle zone sismiche a scuola il comportamento da tenere sia in caso di scossa leggera che grave, sia se viene di notte o di giorno e simulando diverse variabili (magari con simulazioni in ambienti immersivi in 3D ) Informare e formare di più nelle scuole situate in zone sismiche.
distribuire a scuola le mappe.
3) Smulazioni nel reale per il resto della popolazione adulta ed anziana. In presenza di comuni e zona sismiche aumentare l'informazione e la formazione. Non lasciare indietro gli anziani poco avevzzi alle tecnologie.
4) Preparare la popolazione all'emergenza, ad alzarsi immediatamente dai letti, a preparare una borsa se le scosse cominciano ad essere del III -IV grado , evitare di soffermasi a casa a raccogliere oggetti. Non si diceva che prevenire è meglio di curare?
5) Inserire sui muri delle chiese, delle piazze, delle case le istruzioni da seguire.
6)Evdenziare che potrebbe non succedere nulla e non esserci mai una scossa più forte , non allarmare certo ma avvertire ed informare con elementi scientifici od anche pseudo-scientifici anche se non certi (non si chiede di evacuare un'intera regione ma di avvertire che ESISTE la possibilità di una scossa forte secondo alcuni studi che potrebbero anche essere un giorno verificati)

Building:
1) Nuove costruzioni: non solo controllare l'osservanza delle leggi per le costruzioni antisismiche
ma continuare i controlli nel tempo per evitare che qualche amministrazione abbia chiuso un occhio.
2) Vecchie costruzioni: distruggere e ricostruire. Favororebbe l'economia :)
3) Centri storici: messa in sicurezza o dichiarazione di inagibilità ed impedimento di abitazione od occupazione abusiva.

Scienza e tecnologia
1) Finanaziare la ricerca sul radon come rivelatore di alcuni terremoti.
1) Pubblicizzare studi e ricerche speriementali in atto ed attualemnte finanziate per la Protezione Civile.
2) C0nsultare di continuo (apposito personale nelle amministarzioni di comuni a rischio)
i dati dei sismografi consultando scienziati, tecnici e ricercatori anche stranieri. In Giappone si parla già di strumenti (costosissimi) domestici per la rivelazione.
3) Ceare una rete sperimentale di rivelatori di radon in tutta una zona sismica (ed in seguito nella totalità del territorio a rischio)
4) Creare una rete di allarme e di informazione tramite SMS, Twitter. altri strumenti digitali di social network tempestivi e capillari.
5) Non sottovalutare nessun segnale: informare e non evacuare: il popolo italiano è adulto abbastanza e "libero" (ahahha) abbastanza per prendere le sue decisioni da solo.
6) Aumentare le responsabilità delle amministrazioni locali in caso di mancato pre-allarme per non creare "allarmismo"

Rete e diffusione
1) Sfruttare meglio le nuove tecnologie anche per la diffusione delle informazionie dei pre-allarmi come si fa per le alluvioni.
2) SMS su richiesta per accedere a dati dei sismografi durante gli sciami sismici.
SMS per avvertire la popolazione appena certi segnali si manifestano.
3) Agevolare l'accesso ai dati scientifici o di ricerca (e non oscurarli )anche se giudicati non veritieri (il popolo della libertà non è libero o maturo abbastanza per discernere e per prendere le sue decisioni autonomamente )?
4) Fornire motivazioni per la scelta dei finanziamenti delle ricerche dell'ingv.

Quanti errori, quante vite, quanta sottovalutazione della vita umana ed anche quanti sprechi!
Migliorare si può ! Senza cadere nella censura, senza demonizzare un povero tecnico, dic osa si è avuta paura? davevro dell'allarmismo? di poche persone che scelgono di non passsare la notte a casa (magari salvandosi per coincidenza?)

Tutta questa storia (che gira attorno a Giuliani) ha avuto il merito di rendere noto agli italiani l'esistenza di un metodo che, se finanziato adeguatamente potrebbe contribuire,insieme alle leggi severe per le costruzioni antisismichee dinsiame alle altre ricerche e monitoraggi, ad eviatre o diminuire il peso di certe tragedie. L'interferometro dei laboratori Gran Sasso a cosa serve?
E parlo di peso anche economico, che fa tanto piacere ai nostri amministratori: quanto abbiamo speso per la ricostruzione nei terremoti del passato? e se spendessimo prima?

Ma forse all'economia poteva far piacere in questo caso distruggere per poi ricostruire?
L'economia riparte sulla pelle, dei morti e dei nuovi nulla tenenti? No questo sarebbe troppo, nessuno può permettersi di pensarlo.

Beh oggi non c'è nessun Nerone che brucia Roma ma forse c'è chi non si dispiace troppo di fronte ad un evento così tragico....succede anche per le guerre. Si distrugge e si ricostruisce, solo che in questo caso a distruggere è stata la natura...ma siamo davvero così sicuri che non si poteva fare di più?

Alcuni hanno molti dubbi.

E li hanno anche fisici (cui non è permesso avere competenze in altri settori?), e conosco i ricercatori del Gran Sasso e, come tutti ,ricordo la protezione Civile quando insisteva sulle mappe sismiche, sulla messa in sicurezza, sugli allarmi ed i pre-allarmi, sulla preparazione e la simulazione per la cittadinanza a rischio..dove sono finiti quei propositi?

E' stata colpita la Casa dello studente, da lì forse partiranno i futuri ricercatori ingegneri, fisici, vulcanologi, geologi che miglioreranno la futura sicurezza per i nostri figli.
Nulla accade invano.

Popolo della sfortuna (?) dopo aver ringraziato i soccorritori arrabbiati! ribellati! risorgi! vivi!
Wiki, internet, radon earthquake?....chi può ricerchi!

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