Vorrei riproporre il contenuto di un post di Alex Writer sulla comunicazione avatar2avatar e avatar2real
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Vtel (Virtual TELephone) cellulare per mondi virtuali, rappresenta una proposta originale ed unica nel panorama dei sistemi di comunicazioni in-tra realtà virtuali e vita reale.
Nasce dall'esigenza di superare i limiti degli attuali mondi 3D, estendendone le caratteristiche che sono alla base della loro diffusione, come la possibilità di comunicare, interagire, con altri appassionati del cyberspazio, in modi nuovi, divertenti, avanzati..
Si tratta di un sistema che consente di effettuare e ricevere chiamate all’interno di un mondo virtuale tramite il proprio avatar facendo uso di un’interfaccia, operativa per ora solo in Second Life, che permette, direttamente all’abitante virtuale, la gestione del telefono: dalle chiamate, alle risposte, alla ricerca dei numeri in agenda, etc. etc.
L’architettura implementa un meccanismo di sicurezza-autenticazione attraverso l’uso del numero di telefono (che può essere sostituito da un contatto SIP) e di una password, generati automaticamente in fase di registrazione al sito KITAWs.com.
Completa il tutto la parte VoIP (SIP/RTP su UDP), per la gestione della voce.
Con l’aggiunta del layer SIP, rispetto alle prime release, è stato possibile realizzare una sorta di stargate che permette di mettere in comunicazione i mondi virtuali con quello reale.
Attualmente il panorama di Second Life propone, con una certa echo, tre prodotti principali capaci di implementare funzionalità di chiamta avatar2avatar e avatar2real.
InsideOut della Vodafone
Avatalk della British Telecom
First life Comunicator della Telecom Italia
Vtel della KITAWs
Oltre ad essere stato realizzato prima di Insideout e di Avatalk, Vtel realizza un servizio fondamentalmente diverso agli altri tre sistemi.
Le prime due soluzioni sono paragonabili dal punto di vista del percorso che definiscono per il traffico “Voice”, indirizzandolo in ogni caso su reti PSTN di loro gestione e quindi verso telefoni reali, dove i costi di chiamata sono quelli del normale utilizzo di apparati telefonici NON VoIP. Questo giro è obbligatorio anche quando non sarebbe necessario, essendo i conferenzieri tutti già seduti di fronte al proprio PC e connessi ad Internet.
Per realizzare un routing di questo tipo inoltre sono implementate anche soluzioni bizzarre, tipo quella della Vodafone che, per realizzare la chiamata tra due avatar i cui rispettivi umani reali fossero residenti magari in una stessa città Italiana, li obbliga a “passare” per la Germania con il relativo costo tariffario, o come Avatalk che interpone un messagio vocale tra il chiamante e il chiamato per avvisare quet’ultimo di una chiamata in arrivo, poi a seguito di una sua eventuale adesione, fa partire una chiamata di ritorno al chiamante.
Della soluzione della Telecom Italia non si sente quasi più parlare, inzialmente implementava la possibilità di parlare e scambiare sms solo per i frequentatori virtuali della loro isola, nel 2007 annunciavano evoluzioni, ma ad oggi non se ne sa nulla.
La recente storia degli sviluppi su Second Life ha visto anche sperimentare approcci diversi, dei quali però, dopo un lancio iniziale, non si ha più avuto notizia, a dimostrazione del fatto che la materia suscita appetiti di grandi interessi, come nel caso una compagnia Brasiliana che ha realizzato un programma in Linden script, che, una volta azionato dall’avatar, lancia un browser con un applet soft phone. L’interazione con il sistema quindi rimane del tutto umana, l’avatar non impartisce alcun comando.
Soluzioni paragonabili a questa se ne posso ancora trovare e ne nasceranno ancora, perchè relativamente facili da implementare.
Nel caso del Vtel questo non accade.
L’avatar che usa il Vtel indossa un telefonino cellulare virtuale, visibile e udibile da altri abitanti del cyberspazio a lui vicini, è l’avatar che risponde, rigetta o effettua chiamate
Il sistema Vtel nel complesso si avvale certo di una parte residente su pc per la gestione del traffico voce con la quale l’umano però non deve interagire mai.
Con Vtel della KITAWs la voce rimane su piattaforma VoIP, abbattendo i costi per l’utente, che pagherà tariffe telefoniche solo quando sarà lui a decidere “consapevolmente” di chiamare apparati “PSTN”.
Per richiesta ulteriorzzi informazioni
http://www.KITAWs.com
info@KITAWs.com
Da Alecx Writer, Sabato, 17 Mag 2008 00:47
Saper e poter volare
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domenica 6 luglio 2008
Rimaniamo nel campo delle TLC: Vtel
Labels:
telecomunicazioni
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